Feeds:
Articoli
Commenti

Posts Tagged ‘Peter Hoogeboom’

Capitolo 1

Différence et répétition

Più che una mostra in senso classico la definirei un esercizio, una dimostrazione, una conversazione  in tre tempi. Différence et répétition, curata da Benjamin Lignel, Frédéric F. Martin e dalla norvegese Jorunn Veiteberg (curatore della selezione ufficiale di Schmuck 2014 a Monaco di Baviera) si è presentata al pubblico come una formula in tre capitoli di una stessa riflessione dei curatori sul tema filosofico /sociologico del rapporto “dell’artigiano contemporaneo” con il concetto di differenza e ripetizione, una sorta di regime della creazione che unisce l’innovazione e la ridondanza. Il non facile concetto applicabile al gioiello contemporaneo è stato messo in scena con tre mostre che si sono svolte tra la fine di giugno e la prima metà di luglio alla NextLevel Galerie di Parigi, di breve durata ognuna (al massimo una settimana), in successione serrata e accomunate dal titolo declinato in capitoli.

Capitolo 2

Capitolo 1/2/3

Capitolo 2

Différences et répétitions

Différence et répétition

Circa 40 le opere si trovano spesso ripetute, in situazioni diverse, nelle tre mostre. Un principio che come spiega il “manifesto” dei curatori, dovrebbe favorire la riflessione meditata del visitatore.

Il metodo dei curatori

Il metodo dei curatori

Anonimo, Volker Atrops, David Bielander, Alexander Blank, Louise Bourgeois, Monika Brugger, Kim Buck, Sungho Cho, Carole Deltenre, Richard Elenbaas, Benedikt Fischer, Warwick Freeman, Gésine Hackenberg, Peter Hoogeboom, Alexandra Hopp, Lauren Kalman, Auli Laitinen, Joe Lee, Benjamin Lignel, Felix Lindner, Kerianne Quick, Yoko Ono, Gisbert Stach, Felieke van der Leest, Manon van Kouswijk, Sofie Boons, Suska Mackert, Barbara Schrobenhauser, Hans Stofer, Dan Volgers, Lisa Walker, Andy Warhol sono gli artisti invitati e un catalogo (molto particolare, con stickers) è stato realizzato grazie al sostegno delle istituzioni norvegesi.

Capitolo 3

Capitolo 3

Ribadisco, non facile cogliere il concetto di fondo da subito ovvero dal capitolo 1. Ma devo ammettere che al capitolo 3  il mio cervello ha cominciato a elaborare connessioni.

Capitolo 3

Capitolo 3

Read Full Post »

Martha Pachón Rodríguez

Si inaugura a Milano il 29 novembre (fino al 18 gennaio) Contemporary Art Jewels – ceramica da indossare presentata da Officine Saffi, Ceramic Arts Gallery. Una selezione di gioielli di 15 artisti internazionali: Maria Agozzino, Agata Bartos, Edith Bellod, Trinidad Contreras, Fabrizio Dusi, Peter Hoogeboom, Soyeon Kim, Martha Pachon, Judith Peterohff, Nina Sajet, Luca Tripaldi, Violaine Ulmer, Iris Verstappen, Pauline Wiertz, Shu Lin Wu.

Shu Lin Wu

Iris Verstappen

A questi si affiancano pezzi storici di gioielli di ceramica di Enrico Baj, Giacinto Cerone, Ceramiche Gatti, Ana Cecilia Hilar, Roberto Sebastian Matta, Pietro Melandri, Luigi Ontani, provenienti da una collezione privata.

Trinidad Contreras

Violaine Ulmer

Sono contenta di immaginare che la mostra itinerante da due anni, Un peu de terre sur la peau (Limoges, New York, Parigi e così via) sul gioiello contemporaneo in ceramica (ora in Olanda al CODA Museum di Apeldoorn)  abbia stimolato gli animi e l’attenzione sull’argomento. Bene.

Peter Hoogeboom

Nina Sajet

Tra gli artisti in mostra a Milano, Nina Sajet (olandese e italiana) sulla quale mi soffermo un attimo. Il mese scorso il CODA Museum, l’ha scelta come giovane talento per realizzare l’edizione 2012 dell’iniziativa “un collier con una storia”. Nina si è ispirata alla storia della fatina che “ruba” il dentino da latte sotto il cuscino dei bimbi lasciando al suo posto un soldino. Per la sua collana ha utilizzato circa 2.000 dentini di porcellana fusa: “Ho immaginato la fatina non più giovane, sola e felice in una casetta accogliente piena dei dentini dei bambini. Ma cosa farsene? Dove metterli? La casa è piena di merletti alle finestre e sotto i vasetti… La sua idea è allora creare un girocollo che raccolga tutti questi dentini sparsi”.

Nina Sajet e la sua collana della fata dei dentini

Read Full Post »

SEUL–GI KWON – 1° premio

Due anni di rodaggio per prendere la misura delle cose e trovare il suo spazio nel panorama del gioiello contemporaneo ed ecco che il Premio Cominelli – che si svolge sul lago di Garda vicino a Salò – si è trovato la scorsa la settimana a soffiare sulle candeline del suo terzo compleanno. Gli artisti sono prevalentemente internazionali (vedi sotto la lista); la giuria comprende, tra gli altri l’artista sudafricano Daniel Kruger e Ludwig Reinhold direttore della rivista tedesca Art Aurea; il progetto scuola prosegue questa volta con l’esposizione degli studenti  del Dipartimento di Oreficeria del College of Art di Edimburgo e anche la collezione permanente si amplia diventando sempre più consistente (secondo elenco in fondo alla pagina, così almeno lo avete come memo.

JASMIN MATZAKOW – 1° premio

Ma ora i premi attribuiti quest’anno a “giovani promesse”. Il primo premio sono due ex equo: Jasmin Matzakow e Seul-Gi Kwon. Una parolina per tutte e due: della prima potrete vedervi un bel po’ di opere alla Galerie Louise Smit di Amsterdam a febbraio; la seconda, almeno da tre anni è stata notata a Monaco (Talente e BKV), al Preziosa Young a Firenze e anche nella prima edizione del Cominelli, se non mi sbaglio.

BERNHARD STIMPFL-ABELE – 2° premio

Secondo premio a Bernhard Stimpfl-Abele “per le sue spille elettroformate nelle quali si evidenzia l’uso non convenzionale dell’argento puro, il polistirene e la buccia d’arancia”, come recita il testo delle motivazioni. Io lo avevo visto da Alternatives a Roma e poi a Collect con un lavoro veramente suggestivo in cui si cimentava con il pane e la patata.

EMMANUEL LACOSTE

ZOE ROBERTSON

 

Le tre menzioni speciali sono state attribuite, e qui cito le motivazioni così come mi sono arrivate dalla giuria,”a Emmanuel Lacoste per il lavoro fotografico altamente scenografico che può essere considerato un’indagine attorno al significato del gioiello, del suo valore simbolico e storico ed anche del riferimento alla caducità della vita. Alle spille a forma di bolla di Zoe Robertson per la loro divertente combinazione nell’uso di colori netti e superfici disegnate. A Chiara Scarpitti per il suo immaginario poetico e l’equilibrio tra valori formali ed elementi decorativi”.

CHIARA SCARPITTI

I partecipanti al Premio Cominelli 2012

ADAM GRINOVICH, ALEXANDER BLANK, ANA ALBUQUERQUE, BERNHARD STIMPFL-ABELE,  CHIARA SCARPITTI, DIANA DUDEK, DANIA CHELMINSKY, EMMANUEL LACOSTE, FARRAH AL DUJAILI, FLAVIA FENAROLI, GABI VEIT, HEIDEMARIE HERB, JASMIN MATZAKOW,  JIE SUN, JI CHANG CHAI,  JO POND  JUDY MAC CAIG, YOUNGHEE HONG, KATHARINA MOCH, LAURA BRADSHAW-HEAP, LYDIA HIRTE LISA BJIORKE, LUIGI MARIANI,  MARIA EUGENIALOPEZ, MARIANNE SCHLIWINSKI, MARTA HRYC, MAURIZIO STAGNI, MICHELLE SEBBAG,  MAJA HOUTMAN,  MARI ISHIKAWA  MOHSEN AMINI, PETER HOOGEBOOM, SANNA SVEDESTEDT, SILKE TREKEL, SEUL–GI KWON, SUNGHO CHO, STEPHEN BOTTOMLEY, SUSAN CROSS, TERESA DANTAS, RIA LINS RITSUKO OGURA, VIKTORIA MUNZKER, ZOE ROBERTSON  – DANIEL KRUGER

La collezione permanente

ADREAN BLOOMARD, AGNES LARSSON, ALBA POLENGHI LISCA, BARBARA PAGANIN, BARBARA UDERZO, BEATE EISMANN, BERNHARD STIMPFL-ABELE, CARLA RICCOBONI, CATARINA HALLZON, CAROLE DELTENRE, DANA HAKIM, DIANA DUDEK, DONNA BRENNAN, ELISABETTA DUPRÈ, EMANUELA DEYANOVA, EUGENIA INGEGNO, FABRIZIO TRIDENTI, FRANCINE SCHLOETH, FARRAH AL-DUJAILI, GIANCARLO MONTEBELLO, GIGI MARIANI, GIOVANNI SICURO, GISBERT STACH, HEEJIN HWANG, HADAS LEVIN, ISABELL SCHAUPP, JIMIN KIM, JUDY MCCAIG, KAORI JUZU, KATRIN SPRANGER, LIANA PATTIHIS, MARIA ROSA FRANZIN, MARCO MINELLI, MARGHERITA DE MARTINO NORANTE, MARTA HRYC, MAURIZIO STAGNI, MEIRI ISHIDA, MI-MI MOSCOW, NIKOLAI BALABIN, PATRIZIA BONATI, RITA MARCANGELO, ROSSELLA TORNQUIST, SANNA SVEDESTEDT, SILKE TREKEL, SUNGHO CHO, SAM THO DUONG, SIMONE GIESEN, TAMARA GRÜNER, ULI RAPP

Read Full Post »

Peter Hoogeboom

Comincia il 15 marzo e continua fino al 19 agosto quindi c’è tutto il tempo per programmare una visita. È la mostra sul gioiello contemporaneo in ceramica Un peu de terre sur la peau al Musée des Arts Décoratifs di Parigi.

Rian de Jong

Artisti provenienti un po’ da tutto il mondo e 140 pezzi da vedere. Io conosco in particolare gli artisti olandesi o comunque che vivono in Olanda: Katja Prins con i suoi pezzi della collezione Inventarium realizzata a partire da piccoli oggetti dall’aspetto tecnico-farmaceutico; Gésine Hackenberg con le sue collane “cut out” dai vassoi del servizio “buono”; Rian de Jong con le spille sinuose di porcellana bianca e rame che sembrano volute di sottili tubicini e naturalmente Peter Hoogeboom con i collari spettacolari formate da tante piccole boccettine cinesi con tanto di marchio rosso con ideogramma.

Gésine Hackenberg

La mostra, curata dall’artista tedesca che vive in Francia Monika Brugger (mi erano piaciuti i suoi lavori in argento con le impronte digitali che avevo vista a Roma da Alternatives) e realizzata con l’aiuto economicamente indispensabile della Fondazione Bernardaud legata all’omonima azienda storica di porcellana di Limoges. Prima di arrivare a Parigi la mostra con il titolo semplicemente in versione inglese A bit of clay on the skin è stata ospite del MAD –Museum of Arts and Design di New York.

Ancora Peter Hoogeboom in primo piano

Alcune delle foto qui pubblicate sono il mio amico Elie, giovanissimo realizzatore di cortometraggi (andate a vedere il suo blog court-metrage.doomby.com), che le ha scattate appunto al MAD l’estate scorsa.

Katja Prins

Read Full Post »

Galerie Hélène Porée

A Parigi, Galerie Hélène Porée, fino al 30 novembre trovate il duetto Mirjam Hiller, con le sue spillone colorate e senza saldature, e Brigit Hagmann con i suoi collier di argento ossidato. Dal primo dicembre invece fino al 31 la mega esposizione natalizia pro regali con, oltre tra gli altri Bettina Speckner e Peter Hoogeboom.

Helena Lindholm

Poi trovate l’artista svedese Helena Lindholm alla galleria Platina di Stoccolma dal 24 novembre al 23 dicembre.

Galleria Oona

A Berlino dal 2 dicembre alla galleria Oona si apre la mostra Crystals. Invece alla galleria Stühler fino al 28 gennaio una sfilza di nomi di grosso calibro da Giampaolo Babetto a Gijs Bakker a Ruud Peters a Stefano Marchetti ad Annamaria Zanella per la mostra Schmuck Kunst Schmuck.

Galleria Stühler

A Londra alla galleria Electrum si festeggiano i 40 anni con All that Glitters is not Gold (sottotitolo: from paper to Platinum and Silk to Silver) fino al 7 gennaio. Anche qui con una quantità infinita di artisti tra i quali i focus artists sono  Minoru Hotta, Daphne Krinos e Susan May.

Minoru Hotta

Dal 4 dicembre alla galleria Abovo a Todi scoprirere Michelle Griffiths con i suoi gioielli shibori oltre a Dorit Schubert, Hilde Janich, Jacqueline Lillie, Nel Linssen, Petr Dvorak, Tammy Child, Tania Clarke Hall, Ulrike Hamm, Yoko Izawa.

Galleria Abovo

A Torino il 7 dicembre si apre la terza edizione di Forma vs Materia allo Spazio Cristiani con 33 artisti da Dana Hakim a Stefania Lucchetta a Edgar Mosa, da Agnes Larsson ad Adam Grinovich al gruppo Artifizio. Fino al 31 dicembre.

Eunjae Baek

Siamo arrivati a Firenze (via dei Serragli 79r) dove dal 7 al 31 dicembre il Collettivo 1×1 formato da Eugenia Ingegno e Margherita de Martino Norante propongono direttamente al pubblico non solo i propri gioielli, ma anche quelli di altri giovani  e bravi creatori (in alcuni casi davvero molto bravi e da tenere d’occhio). Prezzi quasi d’artista (cioè molto interessanti). È il secondo anno dell’iniziativa natalizia. Questa volta ci presentano oltre a se stesse: Eunjae Baek, Marlene Beyer, Andrea Coderch, Isabel Dammermann, Elinor de Spoelberch, Wen-Hsien Carissa Hsu, Sayaka Ito, Geraldine Nishi, Anna Helena Van De Pol de Deus, Gabi Veit.

Read Full Post »